Mi chiamo Piergiorgio Solvi e sono uno psicoterapeuta e psicologo clinico.
Ho iniziato a fare questo lavoro a 17 anni quando, prima di decidere se iscrivermi alla Facoltà di Psicologia, mi sono presentato in un Centro di Salute Mentale chiedendo di vedere in che cosa consistesse questo lavoro. Lì ho incontrato uno psichiatra che mi ha portato con sé per collaborare sul campo con pazienti psichiatrici gravi. Da quel momento tutto è iniziato.
Ho lavorato per diversi anni in comunità per pazienti psichiatrici e nel Centro di Salute Mentale. Attualmente svolgo attività professionale autonoma a Roma e Monterotondo, occupandomi sopratutto di adulti, sia in terapia individuale sia in terapia di coppia, e specializzandomi anche nella psicoterapia per persone LGBTQI+, individuale e di coppia.
In realtà non esiste la psicoterapia, ma esistono LE PSICOTERAPIE, ciascuna differenziata sulla base anzitutto del modello della mente, ossia del modo in cui si concepisce il funzionamento della mente delle persone.
Ho due grandi punti di riferimento nel mio lavoro psicoterapeutico.
Il modello psicodinamico, che si basa sostanzialmente sull’idea che dentro di noi esistono pensieri, emozioni e percezioni di cui non siamo consapevoli, che possiamo chiamare “inconscio”. E il modello cognitivo-comportamentale, basato sull’idea che le emozioni, che guidano i comportamenti, derivano dai pensieri, alcuni dei quali sono vissuti al di sotto del livello della consapevolezza e sono quindi “pensieri automatici”.
Non amo le terapie lunghe: per me una psicoterapia è un percorso che parte dalla definizione congiunta degli obiettivi, decidendo cosa vogliamo affrontare innanzitutto e in che tempi. La psicoterapia è un percorso in cui di volta in volta decidiamo cosa affrontare e se affrontarlo.